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Scene: Castor and Pollux. Retrieved July 1, 2012. Retrieved December 11, 2012.
Archived from on November 26, 2012. Set in the difference of Greek mythology, God of War: Ghost of Sparta is a single-player game that allows players to take on the powerful role of Spartan warrior Kratos. En su afán de sangre y gloria, Kratos quiso ingresar al templo de la aldea, el oráculo del pequeño pueblo le god of war serie que no debía entrar a aquel santuario. Várias mercadorias tout promover a série também foram produzidas, incluindo obras de arte, roupas, brinquedos e réplicas. O que se segue na primeira era da série é uma tentativa de libertar-se da influência dos deuses, bem como dose da vingança exata. Possiede forza, resistenza e velocità pari a quelle di Kratos, oltre a un sortilegio, impostogli dalla sin, che lo rende invulnerabile a qualsiasi minaccia.
God of War 2018 Lo stesso argomento in dettaglio:. A grab maneuver can be used on minor foes.
God of War - Korean Drama - Sin embargo, antes de que Kratos pueda derrotar a la bestia, Argos es asesinado por un desconocido, en un esfuerzo para destruir la reputación del antihéroe ante los dioses del Olimpo. Este nuevo juego continúa la historia protagonizada por Kratos, presentando como escenario un ambiente totalmente distinto al de la antigua Grecia.
God of War videogioco Data di pubblicazione 20 aprile 2018 Genere Tema Cory Barlog Serie Modalità di gioco di input , : MA · : 15 · : Z · : M · : 18 · : 16 Preceduto da God of War conosciuto anche come God of War 4 è l'ottavo capitolo della serie , e di. L'uscita del gioco è avvenuta il 20 aprile 2018. Sviluppato da e pubblicato dalla per , il gioco ha subito un lieve per il e porta la serie nel mondo della tutti i giochi precedenti si basavano sulla. Il protagonista della serie, , torna come personaggio principale, e ora ha un figlio di nome Atreus. Kratos funge da mentore e protettore per suo figlio, e deve dominare la rabbia che lo ha spinto per molti anni. Kratos non utilizza più le sue le Lame del Caos , ma un' magica, chiamata Leviatano. Un altro cambiamento significativo è la telecamera: il gioco utilizza una telecamera libera sopra le spalle, in contrasto con la telecamera cinematografica fissa vista nelle iterazioni precedenti. Ci saranno anche elementi presenti nei , come il potenziamento delle caratteristiche, e il figlio di Kratos, Atreus, in grado di fornire assistenza durante il gioco. Un breve gioco testuale chiamato God of War: A Call from the Wilds è stato pubblicato il 1º febbraio 2018 attraverso e segue Atreus nella sua prima avventura nella selvaggia terra norrena. Sono passati molti anni da quando si è finalmente , uccidendoli uno dopo l'altro e portando l' alla rovina. Lo spartano, sopravvissuto allo scontro finale con il sovrano dell', nonché suo padre, , è fuggito dalla ormai devastata e ha viaggiato fino a nord, raggiungendo la terra delle antiche e stabilendosi in questo nuovo mondo selvaggio, popolato da mostri feroci e guerrieri possenti. Al suo fianco, c'è ora il suo giovane figlio Atreus, con il quale dovrà affrontare un lungo viaggio al fine di onorare l'ultimo desiderio in punto di morte di Faye, la donna guerriera sposata da Kratos dopo che questi era giunto nelle terre del nord: che le sue ceneri vengano sparse sulla montagna più alta dei Nove Regni. Per insegnare a suo figlio come sopravvivere in questa terra selvaggia, Kratos dovrà dominare la rabbia che lo ha consumato per molti anni e accettare il suo nuovo ruolo di padre e mentore del giovane Atreus. Poco prima di iniziare il loro viaggio, Kratos insegna l'arte della sopravvivenza ad Atreus durante una battuta di caccia al cervo, scontrandosi con dei e un. Tornati a casa e pronti per il viaggio, Kratos si trova di fronte a uno sconosciuto, il quale afferma di sapere chi è e da dove viene, e possiede dei poteri divini. In seguito a un violento scontro, Kratos riesce a ucciderlo, e insieme ad Atreus parte per il loro viaggio. Durante il cammino, i due incrociano la strada con il Brok, tra l'altro artefice dell'ascia Leviatano di Kratos, che fornirà ad entrambi le sue abilità di fabbro, e una strega che vive nei boschi, in una casa sotto una gigantesca tartaruga, la quale prende subito in simpatia Atreus, mentre rivela a Kratos di sapere che egli è un dio di una terra straniera e lo avverte riguardo agli dèi norreni, che sono diffidenti nei suoi confronti. Arrivati al Lago dei Nove, i due incontrano il Serpente del Mondo che, tuttavia, si dimostra amichevole verso di loro. Arrivati sulla montagna, fanno la conoscenza di Sindri, il fratello di Brok, con cui non è in buoni rapporti, e si imbattono in una nebbia nera conosciuta come l' Alito Nero. In loro aiuto giunge la strega, la quale rivela che l'unico modo per farlo sparire è usare la Luce di , la terra degli. Li conduce così ad una rappresentazione di , l'Albero del Mondo, dove, grazie al , apre un passaggio per il regno, ma, appena varcata la soglia, la strega viene riportata a , a causa di una maledizione impostale dagli dèi, ma fa appena in tempo a dare il Bifröst a Kratos e ad ordinargli di riempirlo con la luce di Alfheim. Avventurandosi nel regno, Kratos e Atreus scoprono che c'è una guerra tra gli elfi chiari e gli , che vede i secondi vicini alla vittoria. Kratos e Atreus non hanno altra scelta che affrontare gli elfi oscuri per raggiungere il cuore di Alfheim e riempire il Bifröst con la sua luce, scontrandosi nel viaggio di ritorno con Svartáljqfurr, il re degli elfi oscuri. Usando il Bifröst, Kratos e Atreus cominciano a salire per la montagna, scontrandosi con il sputafulmini Hræzlyr. Raggiunta la vetta di Miðgarðr, ascoltano una conversazione tra lo sconosciuto, che è ancora vivo, e che si rivela essere , il dio immortale, insieme ai suoi nipoti e , i figli di , e il gigante sulle voci che circolano su Kratos e Atreus. Dopo che se ne sono andati, Kratos e Atreus parlano con Mímir, il quale rivela che il loro obiettivo non è la montagna dove si trovano, ma il picco più alto di , la terra dei , ma non è più possibile arrivarci, in quanto tutti i passaggi sono stati distrutti per non farvi entrare e Thor. Mímir, tuttavia, conosce un altro modo, dopodiché intima a Kratos di tagliargli la testa e farla rianimare dalla strega dei boschi. Tornati alla sua casa, la strega rianima la testa di Mímir, rivelandosi come la dea , membro dei , prima di essere ceduta come sposa a Odino per firmare la pace con gli. Ciò provoca subito lo sdegno di Kratos, che comincia a diffidare totalmente di lei, ma sia Freya che Mímir lo avvertono che deve dire ad Atreus della sua vera natura, altrimenti più il tempo passerà e più la verità sarà più grave da sopportare. Kratos e Atreus si rimettono così in viaggio con la testa di Mímir, il quale gli rivela che, per aprire un portale per Jötunheim, avranno bisogno dello scalpello magico del gigante Thamur, assieme alla Runa nera, nascosta nel Tempio di al Lago dei Nove. Arrivati ai resti del corpo di Thamur, con lo scalpello conficcato nel cranio, i tre vengono attaccati da Móði e Magni. Al termine del combattimento, Kratos uccide Magni, e Móði, vedendo che un dio come suo fratello è stato ucciso, fugge. Kratos riesce così a prendere un pezzo dello scalpello di Thamur, ma Atreus comincia ad avvertire i sintomi di una malattia. Tornati al Lago dei Nove, Kratos e Atreus stanno per entrare nel Tempio di Týr, quando vengono attaccati di nuovo da Móði, che atterra Kratos con i suoi fulmini. Atreus cerca di aiutare il padre, ma una strana energia lo prosciuga della sua forza vitale, aggravando così il suo stato e facendogli perdere conoscenza. A questo punto, Kratos si fa di nuovo trasportare dalla rabbia e, incurante dei fulmini di Móði, lo colpisce duramente, costringendolo alla fuga. Portato Atreus da Freyja su consiglio di Mímir, la dea spiega che ciò che sta accadendo ad Atreus è una contraddizione mentale di un dio che crede di essere mortale, e che l'unico modo per guarirlo è portarle il cuore del guardiano del Ponte dei Dannati di , ma il Leviatano sarebbe inutile lì. Kratos decide di tornare a casa per riprendere le sue vecchie armi, le Lame del Caos, e, durante la strada per il ritorno, viene perseguitato più volte dallo spirito di , la quale gli dice che, per quanto si sforzi, non potrà mai dimenticare il suo passato. Armato ancora una volta delle sue Lame, Kratos giunge a Helheim, dove sconfigge il guardiano del ponte, il troll Máttugr Helson, e, una volta recuperato il suo cuore, ha una visione di suo padre Zeus, ma Mímir, anche se sorpreso, gli rivela che quella era solo un'illusione provocata dal regno per tormentare le anime dei dannati, e riconosce che Kratos è il famigerato Fantasma di Sparta, ma Kratos gli intima di non chiamarlo in questo modo, specialmente se vicino al piccolo Atreus. Lo spartano riesce a portare il cuore a Freyja, Atreus guarisce e Kratos decide di rivelargli il suo retaggio come dio. Atreus accetta serenamente la cosa, e finalmente entrano nel Tempio di Týr, dove scoprono che il dio era conosciuto in ogni angolo del mondo vi sono, infatti, innumerevoli tesori non solo della , ma anche della Grecia, dell' e del grazie alla sua capacità di usare il potere di collegamento di Yggdrasill insieme a una runa che aveva creato, la Runa nera. Odino, tuttavia, pensò che Týr stesse complottando con i giganti, al che il dio decise di metterli al sicuro nel loro regno distruggendo ogni ponte collegato a Jötunheim. Trovata la Runa nera dopo lunghe ricerche, Atreus riesce a memorizzarla, scoprendo di avere un talento nel comprendere le varie lingue. Durante il viaggio verso la montagna con il portale, però, Atreus diventa sempre più arrogante e, quando all'interno della montagna rincontrano Móði, umiliato da suo padre Thor, che lo ha accusato di essere responsabile della morte del fratello, Atreus lo uccide, nonostante Kratos gli abbia ordinato di non farlo. Alla vetta di Miðgarðr vengono attaccati da Baldur, e, durante lo scontro, il portale per Jötunheim appena aperto viene distrutto. Baldur prende Atreus, che aveva provato a sconfiggerlo, e fugge in groppa a un drago verso il Lago dei Nove, mentre Kratos riesce a uccidere la bestia, atterrando sul Tempio. Baldur intende spedire Atreus e Kratos ad Asgard, ma quest'ultimo riesce a cambiare la destinazione, facendoli finire a Helheim. Capendo di essere l'artefice della loro situazione, Atreus decide di scusarsi con il padre e decidono di trovare un modo per fuggire dal gelido regno dei morti; inoltre, scoprono di nascosto, tramite una visione che sta avendo Baldur, che egli è il figlio di Freyja, verso la quale nutre un profondo rancore in quanto, per fare in modo che nessuno avrebbe fatto del male al figlio, fece fare un giuramento ad ogni essere vivente ma, per quanto invulnerabile, Baldur diventò insensibile ad ogni cosa, fatto che ora trova intollerabile. Kratos, Atreus e Mímir riescono a scappare usando una nave qui Kratos ha una visione di lui quando fronteggiò il padre nello scontro in cui lo uccise e si preoccupa che anche Atreus l'abbia vista. Attivato di nuovo l'Albero del Mondo, i tre viaggiano attraverso i Nove Regni, finché non riescono a trovare la porta di Jötunheim del Lago dei Nove nel regno tra i regni, riuscendo infine a riportarla a Miðgarðr. A quel punto, Mímir rivela che, per azionare il portale, non basta usare la Runa Nera, ma è necessario recuperare il suo occhio mancante e, parlando con Brok e Sindri, scoprono che si trovava nella statua di Thor che Jörmungandr aveva in precedenza divorato. Ottenuto il consenso del Serpente di entrare al suo interno, Kratos, Atreus e Mímir ritrovano l'occhio ma, non appena stanno per uscire, scoprono che Jörmungandr sta lottando ed escono dal suo corpo vicino al cadavere di Thamur. L'assalitore si rivela essere Baldur, il quale intende vendicarsi dei due, ma Freyja interviene, bloccando sia Kratos che Baldur, nel tentativo di proteggere suo figlio. Durante il combattimento, Baldur colpisce Atreus e, inaspettatamente, viene trafitto da una punta di freccia formata dal che Kratos aveva usato per rinforzare la corda della faretra di Atreus, rotta in seguito a un violento scontro. Il vischio infrange l'incantesimo di Freyja su di lui, in quanto il vischio era troppo giovane per prendere parte al voto della dea, e rendendolo finalmente vulnerabile. Sentendosi libero dalla maledizione che gravava su di lui, Baldur decide di uccidere sua madre, venendo fermato da Kratos e Atreus, mentre Freyja decide di usare il corpo stesso di Thamur contro i due. In questo frangente, Atreus dà prova delle sue capacità parlando l'antica lingua dei giganti dicendo a Jörmungandr di fermarlo. Alla fine, Baldur viene sconfitto e, sebbene Kratos gli dia l'opportunità di ritirarsi, tenta invece di strangolare Freyja, costringendo lo spartano a ucciderlo. Distrutta dal dolore, Freyja giura vendetta su Kratos e lo schernisce per aver nascosto la sua vera natura al suo stesso figlio. Kratos decide così di raccontare ad Atreus del suo passato, del patto stretto con che lo ha portato a uccidere molte persone e di come, alla fine, abbia ucciso gli dèi greci, incluso il proprio padre, Zeus. Alla domanda di Atreus se il parricidio è tutto ciò che riesce bene agli dèi, Kratos risponde che entrambi devono imparare dalle loro esperienze e non ripetere gli errori dei loro predecessori. Una silenziosa Freyja se ne va con il cadavere di Baldur, mentre Mímir spera che un giorno supererà la tragedia, in quanto Kratos ha fatto la cosa giusta. Giunti finalmente a Jötunheim, Kratos e Atreus, lasciata indietro la testa di Mímir, scoprono che tutti i giganti sono morti ormai da molto tempo e, all'interno di un tempio, scorgono un murale che descrive le loro avventure, dimostrando che i giganti avevano previsto tutto ciò che sarebbe accaduto. Inoltre, scoprono che Faye era una gigantessa che decise di rimanere indietro a Midgard, facendo di Atreus metà gigante, metà dio e in parte mortale; Atreus scopre, inoltre, il nome che le diede la madre:. Prima di raggiungere la vetta, solo Kratos nota che, dietro un arazzo malridotto, si cela un ultimo murale, collocandosi dopo la battaglia con Baldur e, pertanto, nel futuro: Atreus che sorregge il corpo del padre morente, dal cui cadavere fuoriesce un'anima serpentina e aggrovigliata che si dirige verso il figlio. Infine, Kratos e Atreus adempiono alla promessa di Faye e spargono le sue ceneri sul picco. Successivamente, durante il viaggio di ritorno, Kratos rivela ad Atreus che il suo nome era anche il nome di uno spartano compassionevole, che un tempo conosceva. Quando tornano a Midgard, Mímir li informa che il è appena iniziato, dato che è stato anticipato dalle loro azioni, il che significa che presto arriverà il. Finale segreto Nel finale segreto del gioco, Kratos e Atreus tornano alla loro casa e dormono. Dopo un salto temporale di alcuni anni, vengono svegliati durante una notte da una violenta tempesta e, quando escono, intravedono una figura davanti a loro. Quando Kratos gli domanda chi sia, la figura rivela di possedere un martello percorso da scariche elettriche: il. In quel momento, Atreus si sveglia e capisce di aver sognato una visione del futuro. In questo capitolo, il suo aspetto ha subito alcune modifiche. Fisicamente è rimasto uguale, a diferenza della sua nuova folta barba, ed è invecchiato, pur dimostrando ancora di essere un guerriero forte e implacabile. Anche il suo carattere ha subito dei cambiamenti: dimostra di essere freddo e taciturno e sembra non provare più la rabbia che per anni lo ha consumato. È costantemente tormentato dalle atrocità commesse in passato. Guerriero ancora inesperto, ha una grande voglia di imparare, ma fa spesso errori che gli costano i rimproveri del padre. Atreus e Kratos non hanno mai stretto un forte legame, tuttavia il ragazzo vuole molto bene al padre. Come armi utilizza un arco e un pugnale all'inizio quello di sua madre, poi sostituito da quello del padre. Nonostante la giovane età, conosce molto bene le lingue nordiche; inoltre, riesce a parlare con gli spiriti intrappolati. Racconterà ogni cosa sulla storia del mondo norreno ad Atreus e Kratos. È una donna molto affascinante e dotata di un grande potere magico. Come Mimir, anche lei sa chi è Kratos. È la guardiana degli animali della foresta. Lui e suo fratello sono noti agli dèi per la costruzione del Mjöllnir per Thor; a causa delle innumerevoli morti causate dalla loro creazione, i due nani litigarono e decisero di lavorare in proprio. I due sono noti agli dèi per la costruzione del Mjöllnir per Thor; a causa delle innumerevoli morti causate dalla loro creazione, i due nani litigarono e decisero di lavorare in proprio. Nonostante sia un nano e un fabbro, Sindri è terrorizzato dai germi e dal contatto fisico con gli altri. Questo, tuttavia, non gli impedisce di svolgere il suo lavoro di fabbro. Magni impugna un'enorme spada impregnata del potere del tuono, come il martello del padre. Impugna uno scudo e una mazza impregnati del potere del tuono. Principale antagonista del gioco, è uno degli dèi Asi più potenti. Nonostante le temperature rigide e fredde, va in giro completamente a petto nudo, mostrando il corpo ricoperto da tatuaggi runici. Inoltre, si sposta a dorso di un drago. Possiede forza, resistenza e velocità pari a quelle di Kratos, oltre a un sortilegio, impostogli dalla madre, che lo rende invulnerabile a qualsiasi minaccia. Dopo aver scelto i caduti in battaglia, le valchirie portano una parte dei loro prescelti al Valhalla, la sala dell'aldilà dei guerrieri governata da Odino. Corrotte dal padre degli dèi norreni, Kratos e Atreus dovranno ucciderle, per liberare il loro spirito e renderle di nuovo pure. Odia profondamente Thor; secondo la leggenda, i due combatteranno fino alla morte quando giungerà il Ragnarok. Nonostante sia un animale, è intelligente ed è in grado di parlare, ma solo nella lingua dei giganti. Lui e Mimir sono gli unici a poter conversare, essendo il linguaggio dei giganti ormai estinto. Appare nel finale segreto del gioco, dove probabilmente si prepara ad attaccare Kratos per vendicare i figli e il fratello. I nani Brok e Sindri hanno costruito per lui il Mjöllnir. Questo capitolo della serie ha una struttura semi-open world e, infatti, Kratos e Atreus hanno la possibilità di visitare alcuni dei nove regni della mitologia nordica. Secondo gli scritti elfici, il dio Vanir Freyr fratello di Freyja è il guardiano di Alfheim. L'unico porta che permette l'accesso è sulla vetta più alta di Midgard che, però, viene distrutta in una colluttazione tra Kratos e Baldur. La torre del viaggio si trova nel regno tra i regni, accessibile solo nel livello omonimo e affrontando alcune sfide viaggiando tra i regni. Terminate le sfide, la torre tornerà al Lago dei Nove, ma mancherà del cristallo del regno, che sarà sostituito dalla testa di Mimir, dopo aver recuperato il suo occhio mancante. Spargendo le ceneri di Faye sulla vetta di Jotunheim, si vedranno molti cadaveri dei restanti giganti del regno. Sarà accessibile solo una volta, cioè nell'ultimo livello. Infatti, finito il gioco, attivando il Bifröst e puntando la torre, Jötunheim non sarà più accessibile. Per raggiungerlo, bisogna recuperare il codice linguistico diviso in quattro frammenti, così da sbloccare automaticamente anche la runa del viaggio. Li si trovano degli spadoni che attivano le sfide di Surtr. Sono sei e l'ultima si sblocca sconfiggendo la Valchiria Göndul, che si trova in cima al vulcano del regno. Per l'ultima sfida bisogna ripetere tre sfide e ottenere tre chiavi speciali. Posto incredibilmente freddo, vi si recano le anime dei criminali, dei morti di vecchiaia e di malattia. In principio, Niflheim era una landa desolata di ghiaccio e neve eterni. Ivaldi sfruttò il clima estremo per costruire congegni incredibilmente avanzati. Le rivoluzionarie invenzioni del nano rivaleggiavano col potere degli Asi, i quali non vedevano di buon occhio la cosa. Oltraggiato, Odino maledì Niflheim, ricoprendo il regno di una folta nebbia, che risucchia l'anima poco a poco. In questo regno, sono presenti molti tesori, ma anche molte trappole. Come per Muspellheim, bisogna trovare i quattro frammenti di codice linguistico, per poter accedere a questo regno. Nelle demo dell'E3 2016, si presentava come un regno esplorabile. È un'arma molto versatile, dotata di una buona velocità e potenza; può anche essere lanciata a distanza e poi richiamata, similmente al martello di Thor. Inoltre, può essere utilizzata per la risoluzione di enigmi, poiché può congelare alcuni meccanismi. Si può potenziare con le Fiamme ghiacciate, fino al livello 6. Hanno eccellente velocità e raggio d'azione, il che le rende ideali per affrontare nemici multipli, e sono permeate del potere runico del Fuoco. Inoltre, si possono usare per bruciare i rovi di Helheim per trovare tesori e strade nascoste, e possono assorbire i venti di Hel per poter risolvere enigmi. Si potenzia con le Fiamme del caos e, come nei precedenti God of War, il livello massimo è 5. Oltre a parare i colpi, attraverso i potenziamenti, può anche essere usato come arma da mischia e per rispedire alcuni proiettili contro i nemici. Tramite dei potenziamenti, l'Artiglio può essere usato per risolvere enigmi ambientali e diventerà più efficace in combattimento. A differenza dei capitoli precedenti, non sono presenti attacchi magici predefiniti, ma sono disponibili delle mosse speciali, sotto forma di attacchi runici, che possono essere sia leggeri che pesanti; è possibile equipaggiare un attacco per tipo in ciascuna arma, i cui effetti vanno da attacchi a distanza, esplosioni elementali ad area o cariche dirette. Si possono, inoltre, infondere particolari effetti nell'Artiglio, chiamati Evocazioni Animali, che consentono di richiamare spiriti di vari animali, come lupi, cinghiali e corvi, che attaccano i nemici. Sia gli attacchi runici che le evocazioni non consumano energia, ma si ricaricano dopo un certo lasso di tempo. Dopo aver ottenuto la luce di Alfheim, fornirà anche luce nelle aree buie e permetterà di superare l'Alito Nero. Le voci italiane sono state scelte direttamente da. Rispetto ai suoi predecessori, Kratos non è più doppiato da , poiché serviva una voce che fosse più adatta al personaggio attuale e, di conseguenza, cambia anche la locazione italiana del doppiaggio: dagli studi di Milano, si passa alla Local Transit di Roma. Questo rende God of War 2018 il gioco col voto più alto della serie, e il secondo punteggio più alto di tutti i tempi per un gioco PlayStation 4 a pari merito con e il punteggio più alto per un'esclusiva PlayStation 4, non rimasterizzata. È anche il gioco PlayStation 4 col voto più alto del 2018. God of War ha ricevuto particolare lode per la sua direzione artistica, grafica, nuovo sistema di combattimento, musica, storia, uso della mitologia norrena, personaggi e sensazione cinematografica. URL consultato il 26 gennaio 2018. URL consultato il 27 luglio 2017. URL consultato il 12 aprile 2018. URL consultato il 20 aprile 2018. URL consultato il 25 aprile 2018.